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giovedì 6 marzo 2008

Il compostaggio domestico

AGGIORNATO AL 06/03/08
Nel maggio del 2007 mi sono dedicata alla realizzazione di una compostiera "domestica", ovvero da tenere sul balcone.

Wikipedia ci fornisce le definizioni di compost e compostaggio domestico; per parte mia, molto brevemente, posso dirvi che esso è una sorta di "decomposizione controllata" dei rifiuti organici.
E' una pratica abbastanza diffusa per chi abita in campagna, ma perché mai dovreste farlo sul balcone? Presto detto: il compostaggio vi permette di alleggerire il lavoro alle discariche (e quest'unico motivo, visti i tempi, dovrebbe bastare!); inoltre, vi regala (con uno sforzo davvero minimo) terriccio fertile per coltivare fiori e piante d'appartamento, o anche verdura e perfino piccoli frutti da balcone, perché il prodotto finale è ricchissimo di nutrimento.

Gli ingredienti magici del processo di compostaggio sono: il giusto equilibrio tra scarti umidi e secchi; il grado ottimale di temperatura e umidità; una buona aerazione del cumulo; un ottimo drenaggio.

Personalmente, per allestire la mia compostiera, ho scelto la soluzione più economica: ho comprato un bidoncino bianco di plastica (tipo da biancheria) capiente 50 litri, l'ho bucherellato ben bene col trapano (punta da 5mm) sui lati e sul coperchio per arieggiare, ho posizionato delle piccole stecche di canna sul fondo per favorire il drenaggio ed approntato un letto di strisce di giornale, rigorosamente quotidiani in B/N.
Poi ho iniziato ad aggiungere scarti di verdura e piante, ben sminuzzati, alternandoli a fogli di giornale secondo l'ispirazione, terminando però sempre con uno strato di giornali e una manciata di terriccio, che copre gli odori e facilita il processo di degradazione, oltre a tenere lontani (o quanto meno sotto controllo) gli insetti. Il tutto va tenuto umido ma non troppo, e rivoltato periodicamente per aerare.

Per evitarvi brutte sorprese e un inutile doppio lavoro, vi dico subito che: se vivete in una famiglia numerosa, è meglio comprare un bidone capiente 100 l (nel periodo invernale, essendo il processo di degradazione più lento, rischiereste di terminare lo spazio disponibile troppo in fretta); per evitare problemi nel drenaggio, è meglio bucare anche il fondo del contenitore e poi poggiarlo su un sottovaso o un vassoio, nel quale verranno raccolti eventuali liquidi generati dal compost.

Un mese dopo aver inaugurato la compostiera, il bidoncino era pieno di moscerini della frutta (insetti del tutto innocui); alzando il coperchio si sentiva un buon odore, misto di terriccio e frutta matura.

Cosa si può mettere nel composter:
- semi di frutta, compresi i gusci della frutta secca (richiedono più tempo per degradarsi, ma aiutano a tenere il cumulo aerato)
- bucce di agrumi (non trattati con antiparassitari), in pezzi molto piccoli e sottili
- rami e foglie ben triturati (le foglie basta sbriciolarle una volta secche, i rametti si spezzano oppure si tagliano con le tronchesi, tuttavia senza biotrituratore restano sempre un po' spessi)
- "erbacce", possibilmente lasciate seccare un po' e sbriciolate
- avanzi di cibo cotto (in piccole quantità, però, perché attirano gli insetti)
- avanzi di frutta e verdura crude (bucce, semi o altri scarti)
- fiori secchi, compresi quelli tossici
- fondi di caffé, thé oppure tisane (filtri compresi)
- cenere di legna, in piccole quantità
- aghi di pino e foglie di castagno, che però abbassano il ph del compost
- carta, non stampata (o quanto meno in B/N)
- peli (ebbene sì, sono solita compostare le palle di pelo prodotte da Tarty... e se è per questo anche i miei capelli, non essendo tinti)

Cosa non si può mettere nel composter:
- carne, ossa, pesce e derivati animali (attirano troppa "fauna" indesiderata... e poi siamo vegan, no?!)
- cibi o materiali unti di olii o grassi (io, a dir la verità, ogni tanto ci metto anche la carta da cucina unta, ma poca...)
- materiale plastico, tetrapak, carta patinata o plastificata, vetro, ceramica, metalli... insomma, tutto ciò che non è biodegradabile!
- cenere di carbone (non mi chiedete perché)
- tessuti sintetici o tinti

Ho iniziato con poco, giusto qualche torsolo di mela, bucce di carota e cose simili, ma dopo qualche settimana sono riuscita ad ottenere la collaborazione della mia famiglia ed il volume degli scarti sottratti alla spazzatura è aumentato; tuttavia, il volume del cumulo si manteneva ridotto, perché gli scarti "rimpiccioliscono" col procedere della degradazione.
Vivo questa esperienza in modo molto positivo: inizialmente pensavo che il compostaggio domestico sarebbe stato scomodo e difficile, ma presto ho dovuto ricredermi! Il cumulo non puzza, non mi ritrovo (neanche dopo un anno) insetti in giro per casa, insomma tutto fila liscio, e per di più separare in casa i "rifiuti" mi sta insegnando a dare un diverso valore agli scarti: mi ingegno a buttare il meno possibile delle verdure e mangio la frutta con la buccia, per esempio; rivaluto le parti eseticamente non perfette... e almeno, se proprio decido di buttarle, so che non andranno del tutto sprecate!

Aumentando il volume degli "scarti recuperati", ho iniziato ad avvertire il bisogno di procurarmi un piccolo contenitore per lo stoccaggio provvisorio del materiale umido. Aggiungerlo man mano al compost non è la scelta migliore, perchè per dissuadere i moscerini è necessario ricoprire sempre il cumulo con strisce di giornale, oppure foglie secche, o terriccio, occupando spazio prezioso. E' molto più comodo tenere da parte i rifiuti, aggiungerli una volta o due alla settimana, e ricoprire solo a quel punto. Comunque, in qualsiasi modo conserviate i vostri scarti, riduceteli in pezzettini il prima possibile: vi assicuro che triturare una buccia di mela sul momento è molto più gradevole che doverlo fare dopo una settimana... e in aggiunta ad altre dieci, messe da parte nel frattempo!

Dopo un paio di mesi, rivoltando il cumulo per aerarlo, mi sono accorta che emanava un bel tepore; era quasi estate, ma il sole era tramontato da un pezzo... Ho sentivo chiaramente che il mio cumulo era diventato caldo. Questo vuol dire che è stato raggiunto un buon volume di scarti e che il processo di compostaggio è ben avviato. Quindi, se il vostro bidone "fuma", consideratelo un ottimo segno!

Nonostante la gran quantità di rifiuti prodotta nel periodo estivo, e per giunta contenenti molta acqua, il cumulo iniziò soltanto ad odorare un po' di alcol (proprio come la frutta troppo matura); ma rivoltandolo appariva chiaro come tutto stesse trasformandosi in terriccio: l'umidità era al punto giusto, i moscerini stavano arrendendo e... i sacchetti della spazzatura erano diventati decisamente più piccoli!

Questa è una foto del bidone come si presentava a giugno, dopo circa 40 giorni... per quanta roba ci buttassi dentro, dopo un giorno o due il volume risultava già dimezzato!
Il materiale sul fondo era già quasi irriconoscibile... nel giro di altri 40 giorni la degradazione di questi rifiuti sarebbe stata completa, tuttavia perchè il compost fosse interamente maturo (dato che gli scarti erano stati aggiunti in momenti diversi), sarebbero stati necessari almeno 6 mesi.

Il cumulo in dettaglio... si riconoscono ancora strisce di giornale e bucce di frutta. Oltre a tutto il resto: semi, gusci della frutta secca, bucce di agrumi, rametti, fiori e foglie secche, "erbacce" e simili, croccantini stantii di Tarty (vegan), scarti e avanzi di frutta e verdura crude (come bucce di frutta e patate), foglie esterne di insalata, torsoli, perfino bucce di melone e di banana, fondi di caffé e filtri di tisane, bricioline di pane e biscotti, qualche pezzo di tovagliolino, peli di Tarty e capelli miei... Il mio fedele bidoncino distrugge tutto!

Ecco l'aggeggio che uso per rimestare il cumulo... la lunghezza è perfetta, e la forma (vagamente "prensile") anche. Per tagliuzzare gli scarti e rivoltare il tutto mi metto dei guanti di gomma, così evito di sbrodolarmi con i liquidi prodotti dai rifiuti.

Questo è il piccolo secchio nel quale conservo provvisoriamente gli scarti. Di solito ci buttiamo tutto dentro, e a fine giornata mi armo di guanti e provvedo a tagliuzzare. E' un giusto compromesso tra triturare gli scarti sul momento (non sempre possibile) e farlo al momento di versare nel bidone grande (a quel punto sono diventati troppi e molto meno gradevoli da maneggiare).
Il secchio è tenuto nel sottolavello, a portata di mano e lontano dagli insetti. Per evitare eventuali cattivi odori (che comunque si presentano dopo 3-4 giorni, quindi c'è tutto il tempo di trasferire il contenuto nel bidone grande) potete mescolare all'umido qualcosa che contenga cellulosa: fogli di giornale o anche fazzolettini di carta. Quelli nella foto sono gli scarti, già in parte triturati, di due giorni.

Insomma, stava procedendo tutto bene, quando a Luglio successe un piccolo disastro... Come vi ho accennato, è bene provvedere a bucherellare il fondo del bidone e poggiarlo su un vassoio per evitare accumuli di liquido nel contenitore. Tuttavia io, inizialmente non l'avevo fatto: alla lunga, aggiungendo al cumulo poche foglie secche e troppa frutta, l'eccesso di liquidi della degradazione diede inizio all'emissione di odori orribili da parte del compost (per fortuna solo a distanza ravvicinata) e portò alla fuoriuscita dei liquidi stessi dai buchi laterali della compostiera (con conseguente allagamento del balcone).

Avrei dovuto semplicemente girare il cumulo e incorporare materiale assorbente (giornali, carta, foglie, segatura...) per risolvere la questione, ma non riuscivo a farlo perché, da bravo cumulo, il mio compost si era riempito, ma proprio riempito di forme di vita (insetti, insetti, insetti). Gli insetti mi fanno paura e ribrezzo e soltanto a guardare da lontano il bidone me li sentivo camminare addosso e fare il solletico; figurarsi infilarci le braccia dentro per rivoltarlo. Che pasticcio!!

Per ovviare, decisi che avrei lasciato la compostiera a riposo per tutta l'estate, così nel frattempo i liquidi si sarebbero asciugati, gli insetti sarebbero andati via (o per scarsità di cibo, o perché giunti al termine del ciclo vitale), e a settembre avrei trovato il compost pronto, o quasi. Ed in effetti così è stato!
Pur avendo lasciato il cumulo incustodito per tutto Agosto, non è accaduto nulla di male. Al mio ritorno il contenitore è stato temporaneamente svuotato, lavato, bucherellato, riempito di nuovo e poi inserito in una teglia da forno per raccogliere qualsiasi cosa decidesse di sgocciolare dal suo interno.

Ma se volete evitare tutti questi problemi... semplicemente, bucherellate il fondo del vostro bidone fin dall'inizio!

Risolti i problemi con la compostiera, il processo ricominciò in grande. A Settembre, a partire da un cumulo di rifiuti organici, ero riuscita ad ottenere il fertile terriccio che vedete in fotografia. Una bella soddisfazione!

A Novembre, il compostaggio domestico stava andando talmente bene che fui costretta ad approntare un altro bidone per avviare un nuovo ciclo. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma in un certo senso non ci speravo: pensavo che le difficoltà mi avrebbero frenata, invece no: ormai "compostare" è diventato parte della mia routine e normalità... incredibile, eh?

Il mio bidone se ne sta lì, "finalmente" inerte, niente più invasione degli ultra-insetti, niente più "sudate" di liquami, niente odoracci, niente di niente, solo un leggero profumo di terra... lui sta lì e composta; io ammucchio gli scarti nel sottolavello, una volta alla settimana mi armo di guanti e riduco tutto a pezzetti, col coltello, poi svuoto nel composter, copro con foglie secche un po' sminuzzate, e ci si rivede la settimana successiva.

Quando il cumulo è arrivato al bordo del primo bidone, ne ho comprato un altro e ci ho rovesciato il mucchio, senza fare buchi: ormai praticamente è terriccio e ho pensato fosse superfluo preoccuparmi ancora di drenaggio e aerazione. Ogni tanto uso il compost per preparare un fertile "letto" nei vasi delle piante: le ultime insalatine sembrano averlo apprezzato molto! Il bidone vecchio, invece, quello bianco coi buchi, continua nobilmente a svolgere il suo lavoro, nonostante sia tutto sporco di polvere (rigata dalla pioggia) e di tracce di materiale organico... sembra un eroe ferito, crivellato di buchi grandi e asimmetrici; mi fa una gran tenerezza... soprattutto adesso che il mio Comune di residenza ha iniziato la raccolta differenziata dell'organico!
Non l'ho mandato in pensie, però, bensì sono giunta ad un compromesso. Tutti gli scarti deperibili e difficilmente biodegradabili (alimenti cotti, bucce di agrumi, scarti vegetali molto voluminosi) li getto nel sacco dell'umido, ma il bidone lo uso ancora per gli scarti di frutta e altri materiali facilmente degradabili. Non ho intenzione di regalare i miei rifiuti, continuando per di più a pagarci le tasse, quando essi mi garantiscono terriccio abbondante, in loco e davvero ricco e vitale!

Ho già detto tutto ciò che so sull'argomento, ma se volete tartassarmi risponderò volentieri alle vostre domande. Invito caldamente tutti voi a iniziare a compostare; se il vostro comune separa l'umido dal resto della "spazzatura", potete concedervi il lusso di non preoccuparvene; ma se non lo fa il comune, pensateci voi.
Abitate in una grigia cittadina? Non avete un giardino, un terrazzo, un balcone per le piante? Non conoscete nessuno al quale donare il vostro compost? Ma non è comunque più ecologico e sostenibile andare a svuotare un bidone di terra nei boschi ogni 6 mesi, piuttosto che lasciar marcire l'immondizia nelle discariche?



Ulteriori informazioni sul compostaggio: San Giorgio insieme, rifiutinforma, giardinaggio.it, fare verde, arpa (manuale in pdf), corso di compostaggio domestico (in pdf; contiene tutte le informazioni possibili sul compost; credo sia la miglior guida esistente in italiano, per chiarezza ed esaustività, sui vari metodi di compostaggio), compostaggio sul poggiolo (pdf estratto dal precedente); sito del comune di Lesignano (ancora in pdf). Se vi mancassero le idee sul tipo di compostiera da realizzare, aiutatevi con una ricerca su virgilio immagini alla voce (internazionale) "composter": ne salteranno fuori di ogni forma, colore e dimensione.
Per finire, una pagina (in inglese) utile per identificare gli invertebrati che potrebbero "invadere" la vostra compostiera: servirà sicuramente allo scopo (la lotta - pacifica - all'intruso!).
AGGIORNATO AL 06/03/08

22 Commenti:

  • Alle 10 marzo 2008 alle ore 14:27 , Blogger Jenni Shortt ha detto...

    ciao Vera,
    finalmente ho anche io il composter!!! ne ho comprato uno gigante (mangiamo molta verdura :) ) di plastica verde con il coperchio in alto e una "porta" in basso dalla quale in teoria estrarrò il terriccio man mano che si forma. Ora ho una domanda, i buchi sono essenziali? Da ciò che dici sembra di sì ma il mio composter non ne ha! Ho iniziato a riempirlo da più di un mese, alternando gli scarti della mia cucina - non sminuzzati ... ehm sono pigra - e rami e foglie secche del giardino... sembra andare tutto bene, l'odore sembra ok... secondo te sto andando bene? Presto posterò le foto così potrai ammirare anche il mio stupendo marciume... :)

     
  • Alle 11 marzo 2008 alle ore 19:24 , Blogger Vera ha detto...

    Capito il modello, è il composter "professionale"! :D

    Sinceramente non so come funzioni di preciso quel tipo senza buchi, ma lo tenete in giardino? Perché essendo aperto sotto, potrebbe colare liquido!
    Comunque se lo tieni in giardino hai poco da preoccuparti... in quello di erbaviola si erano perfino annidati dei topini, ma non davano fastidio, essendo in giardino! :)

    Aspetto le foto del tuo marciume. ;-)
    Un abbraccio forte!
    Vera

     
  • Alle 26 marzo 2008 alle ore 23:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ciao! Passando per tippitappi ho visto che anche tu hai una compostiera.
    Se puoi e vuoi darci pareri, informazioni e consigli eccoti il link dell'esperimento di compostaggio degli amici di Beppe Grillo di Napoli
    www.meetuppiera.blogspot.com
    A presto
    Vittorio

     
  • Alle 27 marzo 2008 alle ore 09:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Semplicemente Vera e Grandiosa..davvero. Ti ammiro molto!
    Cecilia

     
  • Alle 27 marzo 2008 alle ore 19:14 , Blogger Vera ha detto...

    Vittorio, vi raggiungo subito!

    Ce', grazie, ma non mi merito questo complimento! ;-)

     
  • Alle 14 maggio 2008 alle ore 13:44 , Blogger Ely ha detto...

    Vera che bel post dettagliato e super spiegato, mio marito che stava cercando come fare la compostiera è arrivato per caso qui e io ho detto lo conosco è tra i miei blog preferiti, bene oggi pomeriggio cominceremo ma aggiungeremo i lombrichi... io sono un pò titubante vedremo che succede... grazie per tutte le informazioni!!!
    buona giornata
    Ely

     
  • Alle 14 maggio 2008 alle ore 16:26 , Blogger Vera ha detto...

    Ely, è un piacere poterti essere utile! ;-)

     
  • Alle 30 luglio 2008 alle ore 22:42 , Blogger simone ha detto...

    ciao grazie!! post spettacolare e utilissimo!!

     
  • Alle 9 agosto 2008 alle ore 20:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Grazie della completezza! Ho deciso oggi di fare compostaggio per il mio grande terrazzo ma, dopo alcune ricerche in internet, ero un po' scorata: alcuni lo fanno sembrare molto complicato! Ora invece ho recuperato ottimismo :)

     
  • Alle 18 agosto 2008 alle ore 09:31 , Blogger Vera ha detto...

    Grazie dell'apprezzamento!
    Stella, ti sei poi lanciata nell'avventura? :)

     
  • Alle 9 ottobre 2008 alle ore 16:46 , Blogger Vera ha detto...

    daniela nencini said:

    Grazie Vera, vorrei provare. Per prelevare il terriccio bisogna però non buttare più, attendere 6 mesi e intanto iniziare un nuovo bidone? Non mi è chiaro il ciclo. Grazie! Daniela

     
  • Alle 9 ottobre 2008 alle ore 16:48 , Blogger Vera ha detto...

    Daniela, mi sa che hai fatto partire un link invece di un commento! :)

    Beh, sì, per prelevare il terriccio due sono le cose: o prendi quello maturo rivoltando il cumulo e scegliendo di volta in volta quello ormai trasformato in humus, oppure più comodamente lasci a riposo per 6 mesi un bidone e intanto ne inizi uno nuovo. Ovviamente bastano due bidoni per andare avanti all'infinito e ammetto che averne più d'uno è anche comodo per fare "travasi" e aggiuntine di materiale trasferendo terriccio dall'uno all'altro. ;-)

     
  • Alle 5 aprile 2009 alle ore 23:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Seguendo le tue istruzioni ho avviato la mia "compostiera domestica" poco più di un mese fa... é un mese che trito e ritrito gli scarti di frutta e verdura, e la mia bimba di 2 anni ogni sera mi chiede "...he faiii?" e le racconto che trito tutto nel secchiello, così buttiamo poi tutto nel bidone bucherellato sul balcone, così si forma il compost "mpott" e poi... e lei mi precede dicendo "a e piante!!". E io aggiungo tra me e me... speriamo! Chissà se riesco in questo progetto!

    Stasera, visto che è più di un mese che le racconto questa "favola", ho pensato di portarla a vedere il bidoncino, e visto che c'ero ho preso coraggio e ho rivoltato per la prima volta il cumulo e... ce l'abbiamo fatta! Fuma, i giornali sotto sono spariti, in basso c'è quasi solo terriccio! Non credevo ai miei occhi!

    Morale della favola... sono corsa a ringraziarti perché se non avessi trovato la tua documentazione non avrei mai preso coraggio ad iniziare!

    Complimenti per il tuo sito e grazie ancora per aver condiviso queste tue esperienze
    Gloria

     
  • Alle 6 aprile 2009 alle ore 14:02 , Blogger Vera ha detto...

    Gloria, il tuo racconto è fantastico! :)
    Vedrai che diventerà sempre più appassionante l'opera di compostaggio... ;-)
    Grazie dei complimenti, mi raccomando, aggiornami quando ci sono novità! :)

     
  • Alle 29 luglio 2009 alle ore 23:37 , Anonymous Gloria ha detto...

    Vera carissima, eccomi qua, ti aggiorno come richiesto!

    Ho dovuto mettere a riposo il bidoncino del compost sotto minaccia di separazione da parte di mio marito (eh eh...) all'inizio dell'estate, perché in terrazza sembrava di avere nascosto un uomo morto, e non ci si vedeva per i moscerini... ma devo dire che a quel punto avevamo già accumulato quasi un bidoncino pieno di frutta, verdura e fiori/foglie varie, alternate a un po' di carta e coperte infine da un sottile strato di terra.

    Questa settimana, visto che da diversi giorni non ci sono più moscerini e si riesce a stare vicino al bidone senza svenire, ho preso coraggio ed ho aperto il coperchio e... sorpresa!! E' rimasto solo mezzo bidoncino, ma il compost è bellissimo, e già praticamente secco. L'ho anche rivoltato, e sotto è solo leggermente umido, ma perfetto.

    Direi che è pronto per l'insalatina del balcone, che ha bisogno di una sferzata di energia! Insomma, un'esperienza bellissima questa del compost, e penso proprio che a settembre ricominceremo con un nuovo ciclo, anche se rinucerò a malincuore (ma fortunatamente qui da noi raccogliamo già l'organico) al compostaggio la prossima primavera/estate! Ma tanto il compost prodotto in 6-8 mesi basta di sicuro per le coltivazioni di tutto l'anno!

     
  • Alle 2 agosto 2009 alle ore 09:07 , Blogger Vera ha detto...

    Ciao Gloria, grazie di essere ripassata per aggiornarmi! :)

    Dunque, posso capire le minacce di divorzio da parte di tuo marito ;-) mi pare di capire, da come lo descrivi, che fosse un bidone molto molto umido. Forse dovresti aggiungere più foglie perché si asciughi un po' e puzzi meno. All'inizio anch'io ho sbagliato le proporzioni, ma poi l'esperienza mi ha insegnato come fare. :)

    Complimenti comunque per il successo, e chissà, magari fare il compost nelle prossime stagioni ti invoglierà a provarci anche d'estate, con qualche accorgimento... si può fare! :)

     
  • Alle 16 settembre 2009 alle ore 03:47 , Blogger TuttoDoppio+1 ha detto...

    Ciao vera, passavo di qua. Come mai non hai più aggiornato? :-(

    Ciao!

     
  • Alle 20 settembre 2009 alle ore 15:11 , Blogger Vera ha detto...

    Ciao TuttoDoppio! Non ho più aggiornato perché questo blog è solo d'archivio e sul compost non ho nessuna novità, ma sto continuando a scrivere sul blog principale, www.veruccia.blogspot.com
    Spero di rivederti anche lì! :)

     
  • Alle 5 febbraio 2010 alle ore 16:16 , Anonymous corina ha detto...

    io ho sempre fatto il compost (abito in campagna) ma ricordo che quando ero piccola mio papà aveva notato che le piante dell'orto avevano preso strane malattie e pensavamo venissero da frutta e verdura messe nel compost...può essere? non c'è forse bisogno di disinfettare in qualche modo, tipo con la cenere? qui da noi raccolgono l'umido già da anni, ma a me piacerebbe avere la compostiera...magari adesso che apre la stagione prendo il coraggio e ne compro una per il giardino!!

     
  • Alle 7 febbraio 2010 alle ore 17:16 , Blogger Vera ha detto...

    Corina, onestamente non conosco nessuno che abbia avuto personalmente questi problemi, non so che dirti. :(
    Forse potresti sterilizzare il terriccio nel forno, ho letto che qualcuno lo fa, anche se mi sembra una misura molto drastica! Io ho avuto più problemi col terricio universale comprato che con quello "fatto in casa", ma più di così non so dirti. :(

     
  • Alle 14 giugno 2010 alle ore 16:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

    io lo faccio in un normal vaso di terracotta, un vaso x le piante per intenderci. lo lascio scoperto. la terracotta e il fatto di essere aperto fanno aciugare i liquidi in eccesso, e lo areano. nessun problema mai di liquidi ne di animali (tranne qualche moscerino e qualche vermetto) ne di odori. ogni tanto lo rivolto e se proprio troppo secco innaffio (pochissimo). Evito di mettere noccioli e bucce di noci. I fondi del caffè sono fantastici per l'odore e per allontanare un po si insetti.

     
  • Alle 15 giugno 2010 alle ore 14:25 , Blogger Vera ha detto...

    Grazie del contributo! ;-)

     

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